23 giugno 2008

Una vasca di classe

Ei, ciao, sono ancora io. Non so se ti ricordi di me, insomma, io sono la Nella, figurati, neanche quella mi considera minimamente, figurati se tu, no dico proprio TU, ti ricordi di me. Vabè, comunque, se non ti ricordi di me te lo dico io, io sono una vasca, no, cioè, non proprio UNA vasca, sono la vasca di quella là, quella che non mi considera neanche come vasca e continua a usarmi come se fossi una stupida doccia. Con questo non voglio dire che tutte le docce, dico tutte, siano, come dire, poco di buono, però insomma, io sono una vasca, non sono una doccia, sono proprio una vasca. Insomma, ecco, sono qui per dire che non ci siamo per niente, no che non ci siamo, quella là continua ad andare dentro e fuori dalla casa e non si preoccupa mai di me, mai un fiore, mai una parola buona, entra nel bagno e neanche mi guarda. Una volta è venuta con un cuscino di plastica, ha detto che era per me, solo che insomma, lo pianta lì e se ne va, dice che è per me ma poi non si prende neanche il tempo per stare con me, dico, quella là è tanto strana, qualcuno dovrebbe dirle qualcosa.

Insomma, sì, per tornare a noi, non era questo che volevo dire. Volevo solo dire che siccome non posso mai fare affidamento su quella, dico la Feba, per lei sono solo una vasca insignificante come tutte le altre vasche, invece, dico, c'è qualcuno che invece ha tanta considerazione di me, brave ragazze, mi hanno fatto un regalo di compleanno, quelle sì che sono brave persone, mica come quella là. E sì insomma, siccome io sono una vasca di classe, non come tutte le altre vasche e, diomio, quelle sconsiderate delle docce, io, quando mi fanno un gesto così carino, io ringrazio e dico, vedi che c'è ancora qualcuno che per le vasche ha un minimo di rispetto, che le considera per quello che valgono, che sa che anche noi abbiamo un'anima. Sì, dico io, quelle sono brave persone, e anche molto gentili, son persone buone. Non come quella, che apre la porta e lei lo sa che sono lì di fianco, voglio dire, passa almeno a salutare, fermati a fare due chiacchiere che lo sai che sto da sola tutto il giorno, invece no, quella se ne va a riguardare le sue tazzine da caffè, che voglio dire, che sarà mai, sono tazzine da caffè, quante tazzine da caffè ci saranno, lei va da quelle. Che modi, che screanzata. E comunque, non volevo divagare, insomma, per fortuna che c'è invece qualcuno che mi tiene tanto in considerazione, e io queste ragazze qui le ringrazio, che sono tanto brave, ah sì, brave, e sono tanto carine.

Io, ecco, siccome non ho, per così dire, dimestichezza con queste cose dell'internet, io ho messo una foto qui del mio regalo, ma non so se va bene. Quella magari viene a casa e dice, chi è che mette le foto brutte sul mio coso, sul mio flicher, voi magari fate finta di niente e dite che non sapete niente, io non so niente, io ho trovato una foto e l'ho messa là. Comunque sono tanto care queste ragazze e io le ringrazio tanto che mi vogliono così bene. E insomma, bisogna proprio che lo dico, anch'io le tengo tanto in considerazione e ci voglio bene, a tutte e due, che magari se lo scrivo qui c'è il caso che anche quella impari come si sta al mondo e come tutti quelli a modo dicono "grazie" quando si riceve un regalo.

Dedicato a Mescaline e RedPill

19 giugno 2008

Shopping di classe

Oggi mi sono concessa un piccolo lusso e sono uscita per andare a fare shopping. Sono passata davanti a numerose vetrine, una di queste ha attirato la mia attenzione per l'eleganza delle sue affissioni e così, dopo un po' di indecisione, ho scelto per le mie compere una boutique tra le più fornite di Lugano. Ho vagabondato per un po' tra gli articoli, guardando e valutando la qualità di ciò che mi trovavo di fronte. Alla fine ho deciso che non potevo sottrarmi dall'acquisto e ho capito che dovevo assolutamente avere alcuni di quegli oggetti. Ho scelto una crema vellutata e nutriente, un contenitore dalle forme tondeggianti di indubbio design, un tessuto non-tessuto di una sofficità inaudita e di texture color pastello che matcha così bene con i colori del mio bagno. Ho anche comprato alcuni altri articoli magnifici (avrei scritto molto costosi, ma la sensazione sarebbe di sbattere in faccia al lettore la mia superiorità economica) di cui, onestamente, ammetto di non poter proprio fare a meno e sono tornata a casa più leggera e felice.

Oh, non ricordavo che fosse così dispendioso andare al supermercato a fare la spesa.

12 giugno 2008

Chi non muore...

...probabilmente e' perche' ha un sacco di cose da fare. Anche qui e' un po' cosi', sono un po' indietro con le riflessioni su Sci(bzaar)net (se ritardo ancora un po' scrivero' considerazioni direttamente sulla seconda edizione...), ma per stasera ho il neurone che vagabonda per la scatola cranica, dunque mi limitero' ad alcune segnalazioni di servizio...

Aria di GGD da queste parti, soprattutto in ufficio, soprattutto dopo un dopolavoro di chiacchiere e compere... Io e le ragazze del team ci presenteremo il prossimo venerdi' a Milano, come sempre trafelate, come sempre con tanta voglia di vedere facce conosciute e di conoscere altre ragazze in gamba... un ringraziamento anticipato a chi sta facendo la solita mega-sbatti dell'organizzazione e' d'obbligo ;)

Altre news sul prossimo futuro... vediamo...
Verso fine mese, piu' precisamente il 26 e 27 giugno, ci si fionda verso Copenhagen per Reboot 10. La mia prima partecipazione, il mio primo evento fuori dall'Italia. Direi che sono abbastanza carica per pensare di poter portarmi a casa un certo bagaglio di novita' :) Ci sei? Ci vediamo li'? Troppo lontano? Ok, ho pensato anche a questo, infatti il primo di luglio si passa obbligatoriamente da Torino per la quarta edizione di Frontiers of Interaction. Ho ottimi ricordi della passata edizione, delle idee, degli scambi e delle persone incontrate, quindi ho grandi aspettative...

...e se non riusciamo a vederci neanche li' beh... ci possiamo prendere una pausa estiva e poi decidiamo dove non si puo' non essere quest'autunno? :)