05 gennaio 2011

Diciannove luglio duemilaequalcosa

Una barca, una veleggiata notturna, una vita intera che come la prua di una nave guarda l'oceano un po' più in là e decide di virare da un lato.

Sono qui e mi guardo intorno, guardo le cose, guardo me. Sono in uno di quei posti dove il blu è color pastello e il verde gli fa il verso, dove il cielo è dipinto a campitura piatta e le nuvole sono soffiate fuori con la bomboletta a mo' di vezzo. Sono qui sotto un sole limpido e violento, in un posto dove ieri sera mi serviva la giacca. In un posto dove una giornata intera di vento -e indiscutibilmente qualche ora di sonno in più- cambia le prospettive, tutte.

In questo posto speciale ci si sdraia su un balcone, ci si prende a cuscinate, si canta a squarciagola senza la paura di spaventare i vicini e si guarda fuori dalla finestra con un sorriso talmente ebete che sembra fatto apposta. In questo posto si fa quel che si vuole, compreso far colazione all'una con il gelato e ascoltare l'ipod senza preoccuparsi che qualcuno di fuori stia parlando. In questo posto si suda e dopo un po' fa freddo, si prende il sole nudi e si sta all'ombra senza una regola. In questo posto ci sono tanti gatti, e una televisione che sembra di essere al cinema. E c'è la partita e la birra ghiacciata e i cibi surgelati e le ciambelle fresche. E tante creme diverse per fare le coccole alla pelle. E oltretutto in questo posto si ride sempre, così, senza una regola e senza un motivo.

Questo posto ha tra tutte una caratteristica speciale. Quando sei qui hai lo spazio per pensare. Lo spazio fisico, visivo, mentale. Si pensa, senza preoccuparsi dell'orologio, si pensano cose diverse a seconda del momento della giornata, a seconda della musica che c'è intorno. Credo che questo posto sia adatto per pensare perché si respira. E più di ogni altra cosa si pensa in quel modo libero e senza confini che ti permette di capire e di riordinare le idee, in quel modo speciale che non ha vincoli di spazio o di concetto. Qui ci si riordina la vita, si fa sempre punto e a capo, qualsiasi cosa sia successa prima, qualsiasi cosa succederà dopo. Qui ci si ferma un attimo, e tutto intorno si calma. E ciò che rimane sono le cose davvero importanti. Io qui penso alle cose importanti e solo per pochi istanti ho l'impressione di saperle anche riconoscere.