Avete mai notato qual è il momento che dà più gusto nel perdere tempo? Io direi... perdere tempo quando non se ne ha.
Stamattina avevo un sacco di cose da fare. Non solo, mi sono anche alzata con una gran voglia di farne. Ho sceso le scale, ho fatto colazione al bar e mi sono detta: ok, prima di cominciare facciamo due passi al mercato, giusto cinque minuti. Anzichè fare le cose di fretta come sempre, ho preso a passeggiare tra i banchi, guardare le cose, osservare la gente muoversi, ascoltare le contrattazioni, vedere le reazioni delle persone. Ho respirato i profumi degli agrumi e delle erbe, mi sono lasciata trascinare dal luccichio dei fermacapelli e ho sentito le suonerie delle bamboline dei cinesi. A fianco a me è passato un suonatore di cornamusa, che mi ha ricordato che tra poco è Natale. Ho disconnesso il cervello e ho ascoltato i venditori abbellire le proprie maglie con fili di parole, rivolgersi ai colleghi con frasi fatte, proverbi, parole amichevoli nei più disparati dialetti. Ho visto una ragazza in canottiera. Ho scoperto che le cose a 1 euro esistono ancora. Ho sentito il calore umano che si nasconde dietro un tentativo di vendita, perchè il signore della bancarella cerca sì di convincerti, ma in realtà ti sta coccolando. Ho visto bancarelle immerse nella folla e banchi solitari in cui si pensa che si stava meglio quando si stava peggio. Ho perso il senso del tempo. Ho visto i sorrisi dietro nasi congelati, ho sorriso dietro gli occhiali scuri. Ho visto le facce stanche dopo la mattinata. Ho pensato quando andavo al mercato e avevo 3 anni, mano nella mano con la mamma. Ho sorriso di nuovo.
Sono tornata con un sacco di cose da fare. E sapete cosa ne ho dedotto?
Liberatevi dal senso di frustrazione che avete nel perdere tempo (oddio quante cose ho lasciato da fare) e riappropriatevi del gusto di non fare niente per un lungo attimo. Forse avrete lasciato indietro qualcosa, ma vi sarete ripresi un momento di serenità che vi appartiene.