Salve... ehm.. coff coff diznlaoiudcjè, nnagg come funziona sto coso... dpocxhesdjx, ah ecco, così.
Salve, ehm. Io non dovrei essere qui, cioè, sono un comesichiama, spescial ghest, una cosa così. Mi chiamo Nella, sono la vasca da bagno bianca smaltata della Feba. Normalmente sto nel bagno, diciamo così, quella è la mia lochescion, ma insomma ecco, siccome ci sono dei problemi tra me e quella là ho pensato che è arrivato il momento di sfogarmi, se continuo così impazzisco.
Insomma, adesso ti spiego. Questa arriva qui quindici giorni fa, neanche si presenta e inizia a entrare e uscire dal bagno, poi prende, se ne va tutto il giorno e torna la sera, quando arriva neanche mi guarda e mi usa come se fossi una doccia -una doccia, capisci?- e poi se ne sta sempre nell'altra stanza, come se ci fosse chissà che cosa, ci sarà si e no un letto. Dieci giorni così, capisci, io iniziavo a preoccuparmi, dicevo: cos'ho che non va, perchè tutte le altre vasche sì e io no, forse il bianco non mi sta bene, pensavo io. Poi arriva una sera, era una iena, era, arriva a casa, mi guarda e mi riempie di acqua, mi butta dentro della roba che sembrano sassi -ma che poi si sono sciolti subito- e si piazza lì venti minuti, no dico, venti minuti. Si alza e se ne va e per una settimana non si fa vedere, io rimango lì dicendo, boh, magari non è stata bene, ho fatto qualcosa di sbagliato, quasi quasi la chiamo ma è meglio di no, poi chissà cosa pensa. Insomma, una settimana di paranoie assurde, capisci?, una non può andare avanti così.
Poi arriva stasera. Apre i rubinetti, mi butta dentro una roba liquida che inizia a fare una schiuma densa, poi vedo che prende un sacchetto di plastica e ci butta dentro un coso che mi sa che serve per ascoltare qualcosa perchè gli pendevano due fili che si è messa nelle orecchie, ma poi dico, metterlo in un sacchetto, come se io per dispetto glielo potessi bagnare (la prossima volta che non prende precauzioni le faccio vedere io cosa succede a non darmi fiducia, glielo metto in ammollo, glielo metto). Poi se ne va e torna con un accendino, aiuto, ho pensato io, questa è fuori di testa, poi vedo che ci accende due candele e spegne tutte le luci, che poi io non ho capito, cos'è questa storia dello spegnere le luci, mica mi ha chiesto se mi fa paura stare a lume di candela, nonnò, quella fa tutto di testa sua. Poi si stende, si ricopre di schiuma e sta lì. Per venticinque minuti. Io non so se hai presente, venticinque minuti di orologio, ogni tanto tira su un braccio, ogni tanto prende la schiuma in mano -quella gioca con la schiuma, capisci?- e sta lì collassata senza fare niente. Con tutte le cose che ci sono da fare al mondo, lei sta lì e non fa niente! Fuori di testa, dico io.
Che poi quella non ha mica detto una parola, ah no che non ha detto una parola, che io la sento quando è in quell'altra stanza e si mette a parlare con le posate nuove e con il plaid, cos'è sta storia, che sono, la figlia della serva? Stai con me venticinque minuti e non dici neanche una parola? Maleducata.
E poi a un certo punto, dopo che ormai mi ero abituata, dopo che eravamo entrate, per così dire, entrate un po' in confidenza, quella che fa? Prende, si alza e se ne va. Se ne va, capisci? Ora dico, con tutto il rispetto, ma si può essere trattati in questo modo? Prima fai finta di non vedermi, poi ti approfitti della mia disponibilità e poi te ne vai senza dire niente. Io non so se posso continuare così, magari sono io che ho qualcosa che non va, ma per me quella là è fuori come un balcone. Qualcuno le dica qualcosa, per favore, che se la prossima volta entra nell'acqua con un libro mi sa che non me la schiodo più.