05 febbraio 2009

Art&crafts/Esclusivo: Francesca intervista Feba

Nella foto: a sinistra, Feba. A destra, Francesca

Perle rosa, bianche, brillantini, pinze, pietre dure. Entrare nello studio di creazione di Feba è un po' come entrare nella grotta delle meraviglie. Ha fatto scalpore la sua recente entrata nel mondo dell'art&crafts, quando si è presentata come ideatrice di gioielli di perle esclusivi, elogio della semplicità e della femminilità. Tra le sue attività, ricordiamo le immagini delle collezioni viste attraverso l'occhio della Nikon, le preview delle collezioni e il negozio su Etsy. Feba ci accoglie con un sorriso, un filo d'argento in una mano, alcuni pezzi di acquamarina nell'altra.

Francesca: Feba, nessuno sapeva della tua passione (la creazione di gioielli a mano, ndr). Da dove viene? E quando hai cominciato?
Feba: Il fermento artistico c'è sempre stato, negli anni ha cercato di esprimersi in diversi modi, dagli strumenti musicali, all'arte, ai lavori manuali... Diciamo che questa non è altro che una nuova tappa... A Natale non riuscivo a trovare la collana che cercavo, ho pensato: se so esattamente cosa voglio, perché non farlo? Ne ho fatta una, ne ho fatta una seconda... ed eccoci qui.

F: Prima Friendfeed, poi Etsy... come sei passata dalla conversazione al negozio?
F: Mi piaceva l'idea di proporre prima i miei gioielli alle persone che mi conoscono, in un luogo dove potessero commentare, dare la loro opinione e darmi qualche prezioso consiglio per continuare. In cambio, io propongo i miei pezzi con un anticipo di qualche giorno rispetto alla pubblicazione su Etsy. Finora sono stata molto soddisfatta, spero di poter continuare a lungo!

F: Nell'ambiente si dice che tu voglia creare solo pezzi unici. E' vero? E non hai paura di finire le idee?
F: Tutti quelli che hanno un'idea hanno paura di non potersi rinnovare. L'ispirazione può venire da qualsiasi parte, basta tenere gli occhi aperti. E se le idee finiscono, significa che è il momento di fare altro. Ma fino a quel giorno, solo pezzi unici. Quello che mi interessa è sperimentare, non produrre in serie. Ho deciso di scegliere e sperimentare i materiali, di fare le cose con accuratezza e di coccolare chi sceglie i miei pezzi.

F: Perché questa predilezione per le collezioni complete?
F: Perché ho sempre portato poche cose, ma coordinate. Ho sempre odiato il fatto di dovermene andare in giro a volte per anni per trovare l'abbinamento giusto. Una volta comprai una collana meravigliosa, ma molto pretenziosa, a Mantova. Ci vollero due anni, e un viaggio a Parigi, per trovare orecchini che potessero accompagnarla. Ecco, con le mie piccole collezioni vorrei evitare alle donne questo genere di peregrinazioni.

F: Come sei arrivata a un tuo stile personale?
F: Nell'abbinare i materiali, ho una sola regola. Faccio solo pezzi che io stessa indosserei. Posso arrivare a fare qualcosa su commissione, ma lo stile rimane comunque semplice, pulito, mai eccessivo. So che tutto questo non è molto marketing oriented, ma diciamoci la verità: chi se ne frega? (ride)

F: Credi che continuerai anche in futuro?
F: Ci sono alcune cose in cantiere, la tesi, un'attività in zona (Londra, ndr), insomma, ancora non so di preciso quanto tempo libero mi rimarrà durante l'anno ma mi piacerebbe imparare tecniche nuove, per riuscire a variare il lavoro il più possibile. E poi tra qualche anno chissà, magari ci ritroveremo tutti all'inaugurazione del mio primo negozio con wi-fi...

Intervista: Francesca. Foto: Francesca. Abiti: Random. Trucco: Nature.

3 commenti:

Feba ha detto...

Ho sempre pensato a come sarebbe stato essere intervistata da Vanity Fair o Vogue e a come sarei risultata dall'intervista, ovvero una stupida snob. Quindi definiamo questo post un esercizio di stile, come sempre.

[m]m ha detto...

tu *sei* snob ;)

Feba ha detto...

solo con te :P