Un'ora alla volta, per favore
Un'ora. Un'ora tra tele, materiali, soffitti alti, oggetti a tre dimensioni, muri candidi. Un'ora di ispirazione, un'ora perché è così che si fanno le cose accuratamente, ma senza lasciarsi sopraffare, senza lasciarsi confondere, permettendo alle sensazioni di fluire e sedimentare, senza che siano costrette a lasciare frettolosamente spazio a tutto il resto. Un'ora perché è il tempo che serve per costruire una curva emotiva, e non più di un'ora, perché smettere quando sei senza controllo è più difficile, perché la tua mente si stanca e non si accorge di essere stanca. Un'ora è quella che mi sono presa ieri per fare un giro tra i Pollock e i Picasso, tra un Dalì e un De Chirico, al terzo piano della Tate Modern. Un piano alla volta, ho deciso. Un'ora alla volta. Voglio assorbire tutto.

2 commenti:
E la National, non l'hai ancora affrontata?
Canaletto....mi raccomando!
segnata nella todo list :)
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