26 settembre 2007

Riprendiamoci il gusto per i dettagli

Ormai lo sapete. Il tempo che considero più inutile di tutta la giornata è quello che trascorro camminando avanti e indietro dal lavoro. Per mia fortuna non ci metto tanto, ma quei minuti sembrano interminabili. Così cerco di passare il tempo nei modi più improbabili: leggendo il giornale, prendendo appunti per i post sul cellulare... tutto questo mentre cammino. Non è facile, ma basta un po' di allenamento.
Ogni tanto però faccio cose più normali, tipo fumare una sigaretta o guardarmi attorno. Guardarmi attorno. E' strano, perchè ogni tanto scopro delle cose che non so mica se sono sempre state lì dove sono ora. Così mi sono accorta che la maggior parte delle volte che cammino avanti e indietro dal lavoro sono uguale uguale a tutta quella gente che passa in fretta e ti guarda col cipiglio e pensa solo agli appuntamenti della giornata. E ieri ho deciso che non voglio essere così, come tutti loro. E ho iniziato la mia piccola rivoluzione dei dettagli.
Ad esempio, io mica lo sapevo che quel palazzo che mi sta di fronte quando arrivo la mattina ha i quadretti. No, dico, i quadretti. Fino a ieri era un edificio come tutti gli altri, oggi ho scoperto che non solo è rosa, ma ha i quadretti. Che strano.



Poi c'è quella faccenda del soffitto. Io, quel soffitto lì, mica me lo spiego. Ci passo sotto ogni mattina e ogni pomeriggio, e stanotte me l'hanno affrescato. No dico, mica solo ridipinto, affrescato. Va là che sono stati ben bravi, io al massimo, in una notte, ci avrei potuto attaccare una figurina.



Ma una cosa in particolare mi stupisce, più dei palazzi a quadretti e dei soffitti affrescati. Credevo di essere l'unica ad usare questi affari per strada, invece sono in buona compagnia.


Forse, se davvero esiste qualcuno che sta attento anche a questi piccoli dettagli, forse, dicevo, c'è qualcuno là fuori che si è ripreso il gusto per i dettagli, che è capace di godere del tempo a sua disposizione, anche solo dei momenti che passa per la strada, in attesa di fare qualcos'altro. I momenti di transizione. Quelli che potremmo riprenderci per fare in modo che le cose che ci circondano non vengano inghiottite dalla banalità del quotidiano.

3 commenti:

Riccardo "Bru" Cambiassi ha detto...

E cos'è la vita se non un'eterna transizione? :)

Bello, davvero.

Anonimo ha detto...

dopotutto la vita è fatta di dettagli e ... molti di questi non li notiamo nenache!

Feba ha detto...

@bru :*

@andrea: la scommessa è proprio questa... riprendersi il gusto di badare ai dettagli... certe volte è sorprendente ;)