19 marzo 2008

Tra il lago e la panache'

Oggi è la festa del papà (non ve lo ricordavate vero?) (sono un'ottima agenda). Dunque San Giuseppe. Dunque patrono di Lugano. Il giorno del patrono è una festa strana, tutti stanno lavorando e tu hai un giorno di vacanza, però siccome non è che si possa fare proprio vacanza perchè tutti lavorano, si lavora un po' più rilassati. O perlomeno per me oggi è stato così.

Da qualche giorno ho di nuovo piantato le tende a casa di Leonora, che continua a farmi esplorare Lugano. (ah, a proposito, ho caricato qualche nuova foto, nel caso tu sia curioso di vedere dove sono finita). Stamattina ce la siamo prese con calma e abbiamo fatto colazione sul lago insieme a Sara. Bellissimo, stare di mattina seduti sulle panchine in riva al lago. Oggi pomeriggio gironzoliamo per l'università, ho anche scritto un nuovo post, nel blog di là, mi pareva carino, speriamo che gli piaccia, a quei lettori là.

Sto arricchendo notevolmente la mia cultura gastronomica, da quando sono qui. Per esempio, oggi ho scoperto l'ovomaltina, una specie di cioccolata in tazza con l'uovo, se ho capito bene. Altre parole che ho inserito nel mio vocabolario quotidiano sono: Gipfel, ovvero la brioche vuota, e la Panaché, un miscuglio di birra e gassosa. Non storcere il naso, anch'io non amo le sbrodaglie, ti garantisco che questa è buona. Provala che poi ne riparliamo. Ah, qui gli adesivi si chiamano autocollanti, mentre la segreteria telefonica è la com-box.

Mi sa che è il momento di fare qualcosa. Bon, state bene.

13 marzo 2008

Welcome to my life

Oggi è stata una giornata strana, cominciata con due chiacchiere con la futura padrona di casa. Sembra completamente fuori di testa, perciò mi sa che mi piacerà. Il resto della giornata se n'è andato (letteralmente) tra dentro e fuori dagli uffici e dalle case, tra una macchina, un club sandwich da ventidue ventinove franchi (ma era ottimo, lo ammetto) (ma non ho mai mangiato un panino da ventidue ventinove franchi, sono sconvolta), una macchina, un treno, una macchina. E una funivia.

Sì, perchè la cosa buffa di Lugano per me continua a rimanere la funivia che porta dal centro alla stazione. Mi fa ridere, pensare di andare in stazione in funivia. Oddio, non è che abbia mai preso tanto la funivia, non sono praticamente mai stata a sciare (e non so fare, per me il fine settimana bianco significa tanta cioccolata e tanti punch), ma la funivia che porta alla stazione, beh, è buffa. E utile, non c'è che dire. Una volta ho fatto la strada a piedi, son dieci minuti, ma ho ringraziato il cielo di averla fatta verso il centro e non viceversa.

Il punto è questo: Lugano mi piace un sacco. La Svizzera mi piace un sacco. I ticinesi anche. Vivo un'altra delle mie ennesime vite, la mia vita di quattro mesi fa non esiste più e io non sono più quella di quattro mesi fa, incredibile come ti si possa stravolgere il mondo davanti in così poco tempo. E non avrei mai pensato di finire a vivere in montagna ma qui, con questo lago, è incredibile. Poi, chissà.

Dal primo aprile avrò una nuova casa, sarà ufficiale questo lunedì, quando firmerò il contratto d'affitto per il mio primo appartamento da sola. Ho sempre condiviso gli appartamenti in cui sono vissuta con altre persone, chissà come sarà stare per conto mio, mi mancheranno le amiche che gironzolano per casa a ogni ora e mi fanno compagnia o apprezzerò il fatto di sbattere la porta in faccia la sera al mondo di fuori?

Sì, lo so, magari ogni tanto dovrei scrivere qualche post che ti interessa. Dicono che scrivere post interessanti ti fa scalare le classifiche e ti fa diventare una blogstar. Sai una cosa? Io sto scrivendo per me, ne ho un bisogno disperato. E per te che sei lì a leggermi, anche, perchè tu possa capire cosa mi passa per la testa, come mi sento, come sto cambiando. Welcome to my life.

10 marzo 2008

Una giornata in bianco e nero

E' stato qui lui, oggi. Non ho mai fatto così tanta fatica a farmi scattare due foto (anche perchè di solito mi scattano le foto a tradimento prima che me ne accorga). Il suo obiettivo ti smaschera come se ti avessero colto con le dita nella marmellata. Il fondotinta non aiuta, la luce neanche. E' stato come stare nudi di fronte alla propria anima.

Sarà questo, sarà la pioggia. Sarà una casa che c'è, ma ancora non è pronta. Sarà l'aria, così diversa. Saranno le montagne qui intorno, ancora spruzzate di neve. Oggi è un misto di nervi e malinconia, il mondo corre e io cammino. Non siamo sincronizzati.

Penso alle cose belle. Le vacanze in fase di progettazione, i mobili nuovi, la piccola festa d'inaugurazione, che faccio? Tartine o pizzette? E poi vengo travolta di nuovo dalle cose da fare, le mail che non arrivano, i siti inutilizzabili, le situazioni complesse. Ma domani sarò completamente serena, stay tuned.

09 marzo 2008

Nuovo capitolo di una nuova avventura

E' fatta. Abbiamo cominciato alla grande, lunedì.

Quelli con cui lavoro, son gente simpatica. Tu arrivi e subito ti preparano una gita e una festa. Poi ti comprano una sedia, ti fanno una torta, ti evitano di dormire sotto i ponti. Ti aiutano ad organizzarti il lavoro, ti recuperano quando ti perdi e mettono le tue idee al pari di quelle di tutti gli altri. Ti fanno fare il lavoro che sai fare, ti spiegano come fare quello che non sai, ti incoraggiano quando capiscono che per te è dura. Bella, questa gente con cui lavoro.

E' un posto strano, la Svizzera. Qui dicon che non è proprio Svizzera, che il Ticino è un posto un po' a sé, anche 'sta storia che tutti parlano italiano, insomma, per la Svizzera è un po' strana. Ci sono tanti italiani, qui, ognuno mi dà qualche informazione in più, alla fine scriverò una guida su "tutto ciò che devi sapere se vuoi sconfinare da queste parti". Bella, questa gente che incontro.

Sì, lo ammetto, ogni tanto mi sento un po' stanca. Non ho ancora ringraziato chi di dovere per la cena di venerdì scorso (mi sono divertita tantissimo, avete già letto qualcosa in giro vero?) (grazie, ragazze. Bellissima davvero). Mi sento un po' stanca perchè abituarsi a qualcosa di nuovo richiede sempre tante energie. Per recuperare, avrò bisogno di un po' più di tempo. E magari della casa in cui entrerò tra una ventina di giorni. E magari di un biglietto per Londra, anche. Bello, lui lì che mi aspetta.

06 marzo 2008

Sparsa per l'Europa

Sono ancora viva, don't worry. In attesa di preparare due righe di commento sulla GGD (lo faccio promesso ;), se vuoi vedere dove sono finita dai un'occhiata qui... A presto :)