07 settembre 2008

The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Ubi

Chi mi conosce sufficientemente bene sa che mi porto appresso due grosse incapacita' che affliggono la mia quotidiana vita domestica: la prima, sono negata a fare dolci; la seconda, sono completamente mancante di pollice verde. No, anzi, peggio. Al posto del pollice verde ho un vuoto cosmico che il possibile risultato dell'esperimento ginevrino dei prossimi giorni in confronto e' un praticello fiorito.

Mentre sto faticosamente recuperando punti per cio' che riguarda la prima situazione (qui una felice testimonianza), la seconda ha prodotto intere generazioni di piantine moribonde che tornavano mestamente nella casa paterna gridando pieta' (dal momento che lo stress e la tensione nervosa sono oggi seri problemi sociali in tutte le parti della galassia, e' perche' questa situazione non si inasprisca che i fatti successivi verranno rivelati in anticipo. Le piantine si sono salvate tutte grazie alle amorevoli cure genitoriali e il successivo recupero punti sul secondo fronte ha permesso la sopravvivenza di un basilico di nome Ubi. Perche' permanga ancora un po' di senso del mistero, non verra' rivelato, per il momento, di quale nome esteso Ubi e' l'abbreviazione.)

E' per questa ragione che la commuovente storia che vi sto per raccontare intenerira' il cuore di grandi e piccini.

Un giorno in cui miei genitori erano venuti a farmi visita, mio padre rientro' con un vasetto bianco ricoperto di cellophane, da cui facevano capolino due o tre foglie timorose. Scartando la confezione, mi ritrovai faccia a faccia con una piantina verde e profumata. Io la guardai, lei mi guardo', o cosi' sembro' che facesse. Io pensai a quanto quella povera cucciola sarebbe resistita tra le mie mani. La piantina, per contro, si spavento' molto. Subito dopo mi resi conto che non si trattava di una lei, ma di un lui, un Ocimum basilicum, un basilico, insomma. Il mio nuovo basilico prese residenza su un davanzale senza parapetto, l'unico che avevo a disposizione.

Dopo qualche giorno di convivenza iniziai ad accorgermi che il basilico non stava bene. Piano piano, tutte le piantine che risiedevano nel vaso bianco iniziarono a perdere le foglie e a morire, una per una, inesorabilmente. Nonostante ricordare questi momenti mi rattristi tutt'ora, non voglio che questo vi impedisca di leggere cio' che sta per seguire, anche se probabilmente vi capitera' di trattenere un sospiro e qualche lacrima. In tutti i casi, in cuor mio ero rassegnata a una ennesima, bruciante sconfitta.

Ma poi successe quello che nessuno gia' piu' si immaginava. Una piantina, una sola piantina resistette all'effetto dei disagi e dei futuri strapazzi sofferti, nonostante non si avesse notizia di un imminente passaggio di alemanni. Una sola piantina lottava per la sopravvivenza contro ogni aspettativa. Mi innamorai della sua ostinazione e incoraggiai l'unico stelo rimasto. Dacche' questi incoraggiamenti quotidiani sembravano fargli forza, ritenni opportuno che avesse un nome, quantunque ciò che noi chiamiamo in un determinato modo, anche se lo chiamassimo con un altro nome manterrebbe pur sempre le stesse caratteristiche. Lo chiamai Ubaldo, soprannominato affettuosamente Ubi (ecco svelata, come anticipato, l'origine del nomignolo).

Ubi crebbe e mi riempi' di gioia, sfornando giornalmente una quantita' di nuove foglioline davvero invidiabili. Io presi ad abbeverarlo costantemente, ad accoglierlo in casa quando fuori infuriava la tempesta, a mettergli acqua abbondante insieme a mezza aspirina quando mi allontanavo per piu' di un paio di giorni. Infine, lo assicurai con una cordicella per evitare che le giornate ventose lo strappassero al mio davanzale.

Io e Ubi conviviamo felicemente da tre mesi e ci prendiamo cura l'uno dell'altra. Lui prosegue nella sua quotidiana fotosintesi e io gli auguro amorevolmente la buonanotte prima di mettermi sotto le coperte.

E' per questa ragione che oggi, nello scoprire questa notizia, sono rimasta profondamente scioccata. Ubi non ce la fara', il tempo che potro' passare con lui e' troppo poco, le sue ore sono ormai contate. Non resta che tenerlo all'oscuro della notizia e comportarmi come se nulla fosse. Ma, in cuor mio, so.

O natura, o natura
perche' non rendi poi
quel che prometti allor?

questo dramma e' farcito di citazioni, per il tuo unico e solo divertimento. Trovale tutte! In palio due foglie di basilico ogm-free.

10 commenti:

Feba ha detto...

Disclaimer: io non intervengo nei commenti fino a domani sera, ne' con aiutini vari ne' con si' o no. Buon divertimento.

mucio ha detto...

Solo un'avvertenza, ultimamente si stanno diffondendo i blog (più o meno) scientifici, se leggono che pensi che si possa creare un buco nero con LHC del CERN vengono qui e ti intasano i commenti. Io per un po' avevo pensato che Ubi fosse il diminutivo di "ATTIVAZIONE DELLA TESSERA - QUI UBI" uno degli spam infestanti degli ultimi giorni

Feba ha detto...

mucio, come si permettono di fare spam con il mio piccolo Ubi? Colonne infami! :P

Feba ha detto...

Ok, ok, mi sa che l'ho messa giu' parecchio difficile. Quindi comincio qui e ora: nel testo ho messo 5 autori (di cui uno moderno), uno e' particolarmente difficile perche' trattandosi di italiano antico e' parafrasato. Nessuno ne riconosce nemmeno uno? :)

Ste~ ha detto...

Io gioco! Allora, la citazione in corsivo è Leopardi, poi c'è Shakespeare (una rosa è sempre una rosa anche se la chiami franco etc etc)... Ora vedo di individuare gli altri :D

Ste~ ha detto...

C'è anche il Piccolo Principe? Forse sto sognando...

digito ergo sum ha detto...

citazioni??? in tribunale? ancora? solo perché le piante le fumo e i dolci li mangio?

questo è accanimento politico!

Feba ha detto...

ste :D :D presi i primi due autori :) Il piccolo principe no (o almeno non volutamente), ma l'ho letto talmente tante volte che forse qualche strascico...

digito :D

Feba ha detto...

Ecco gli autori rimanenti: Boccaccio e Manzoni per i classici (uno piu' parafrasato dell'altro, s'intende) e da qualche parte... Douglas Adams...

Feba ha detto...

ok, direi che posso chiudere il gioco.
Soluzioni:

"The Most Excellent and Lamentable Tragedy of" Ubi : titolo originale di Romeo e Giulietta, seconda citazione sempre di Shakespeare

"dal momento che lo stress e la tensione nervosa sono oggi seri problemi sociali in tutte le parti della galassia ecc ecc" e' preso dalla Guida galattica per gli autostoppisti, di Douglas Adams

"Nonostante ricordare questi momenti mi rattristi tutt'ora, non voglio che questo vi impedisca di leggere cio' che sta per seguire, anche se probabilmente vi capitera' di trattenere un sospiro e qualche lacrima" era la parte piu' dura perche' fortemente parafrasata. Si tratta dell'inizio del Decamerone di Boccaccio.

"effetto dei disagi e dei futuri strapazzi sofferti" con riferimento al passaggio degli alemanni e' parte dei Promessi sposi di Manzoni, capitolo XXXI (quando parla della peste). Anche questa non era facile.


Ste, come unica partecipante e per aver indovinato due autori (comprese le citazioni) ti meriti la menzione d'onore e l'ambito premio adagiato su un sostanzioso primo per la prima volta che passi a trovarmi ;)