Disclaimer: post ad alto contenuto di link. Se sei contrario a questa saltuaria politica, pazienza.
Niente, è che pensavo a cosa scrivere, riguardo a questo barcamp appena passato.
L'evento di sabato si è incastonato perfettamente in questo lungo weekend. Weekend iniziato con treni che non arrivano mai (il percorso all'andata è sempre moralmente più lungo rispetto a quello del ritorno) e proseguito con scene di ordinaria follia, birre locali (ops, non dovevo dirlo che ho bevuto birra venerdì, mi sa), pranzi improvvisati, nebbia, spezie e prese di corrente.
Alla stazione, un intirizzito Jtheo aspetta me e Bru per salire sul primo treno che viaggia in direzione del capoluogo piemontese. Treno che conteneva anche Fran e la sua mamma, ma ce ne siamo resi conto solo scendendo, copiosissime chiacchiere mancate, peccato. Appena arrivati vengo letteralmente sommersa di sorrisi e abbracci, che bella sensazione. Nel giro di pochi minuti, mentre cerco di togliermi il più velocemente possibile la giacca per non capottare, scambio un paio di sillabe con Andrea, Antonio, Gaspar, Kurai, Dema, proseguendo il giro individuo Marina, Etere che a questo giro è smescalinizzato, Mafe e un ottimo Palmasco, superprofessionale e impegnato a ritrarre in bianco e nero i volti noti della blogopalla italica. Cioccolata a profusione per il breve tour del gruppo SketchIn quasi al completo, capitanato da Luca Mascaro. Le risate, tante risate, proseguite a pranzo al grido di "dopo i Finley ne rimarrà uno solo!". Piero, si spera. Leonora, macchina fotografica imbracciata come una colt, immortala tutti uno dopo l'altro, mentre Alice e Donata si fanno beffe del povero Mascaro.
Rientrati appena in tempo per dare modo a Bru di sincronizzare le slide con Kurai, assisto sul trono alla loro presentazione, una visione bilaterale di come le interfacce e lo spirito dei videogiochi si siano in qualche modo intrecciati per dare vita alle applicazioni 2.0 che usiamo ogni giorno.
Nel pomeriggio riabbraccio dopo tempo Svaroschi, mentre Elena, nonostante l'odissea trenitalia, si dichiara contenta comunque di essere a Torino. Poi saluti al volo con Fullo, Cristian, Samuele e Estroversa, e poi finalmente due chiacchiere con Susan.
Auff, c'è bisogno di sedersi. Sulle poltroncine rosse del bar prendono posto Ninna, Diego e Stefano, finalmente il tempo di rilassarsi un attimo, ma no, poi ci si deve sbrigare, qui sta finendo tutto, si va a salutare Nicola, che mi chiede subito conto della nuova capigliatura. Ma questa non era l'occasione per incontrare anche... ah sì, eccole, le facce note sul web che mi trovo per la prima volta di fronte: Eio (destarkizzato a questo giro), Axell che, nonostante sia impegnatissimo nell'organizzazione, non rifiuta mai una battuta e un sorriso, Suz (a cui devo già un caffè) splendidamente accompagnato dalla sua signora e il prestigiosissimo Zamperini.
Se ti sembra che le mie parole si siano rincorse e le immagini sovrapposte è perchè ho vissuto così questo barcamp. Non c'è mai abbastanza tempo per tutto, avrei voluto conoscere molte più persone, parlare molto più tempo con altre, abbracciare per più tempo i vecchi amici, prendere più caffè, anche, perchè è sempre un'ottima scusa per sedersi a un tavolo e chiedersi qualcosa più di "come va". Sarà per la prossima birra, per la prossima cena, per il prossimo camp. Qualche volta ho l'impressione che una vita sola non mi basti più.
Postilla, la location era splendida e le opere d'arte con le tazzine del caffè apprezzatissime. Grazie a tutti quelli che si sono sbattuti 'na cifra per fare in modo che questo barcamp fosse così bello.