10 luglio 2007

Thank you, mr Compeed

La maggior parte delle donne lo sa. Il migliore amico di una donna non è il diamante, è il compeed, quel piccolo cerottino gommoso che ti permette di camminare quando le scarpe alte ti hanno ridotto i piedi ad una slabbrata massa informe. Ora, non ce l'ho con le altre marche, è che il compeed è proprio il mio preferito. Ho preso l'abitudine di infilarlo nella borsa insieme alle chiavi di casa e al portafoglio, e questo piccolo gesto è stato oggi provvidenziale.

Sono uscita in infradito da mare. Le care, vecchie infradito che uso ormai da anni. Quante ne hanno viste! E proprio oggi pomeriggio le mie meravigliose ciabattine nere mi hanno accompagnato nell'ufficio comunale di quartiere per chiedere la mia residenza provvisoria. La coda infinita mi ha costretto ad affrettare il passo verso le poste centrali, dove ero certa di dover attendere altrettante ore per spedire la mia raccomandata. Camminavo di fretta, sicura, cercando di non fare tardi. Stavo lì, sulle mie infradito nere e lucide, quando ad un tratto, quasi arrivata a destinazione, STOCK!, decidono di abbandonarmi. Sì, si sono rotte, ma non in un punto qualsiasi, proprio lì, in quella parte che si appoggia nell'incavo tra l'alluce e il dito medio. Tu, donzella che passi di qui e che almeno una volta nella tua vita hai indossato un paio di infradito, sai che significa. Che non ci si può più camminare, dentro quella ciabatta. Ebbene, io ero a quasi un chilometro da casa. Il panico mi assale, che diavolo faccio ora in mezzo alla strada senza potermi spostare neanche di un metro?! Ed è lì che entri in gioco tu, mio caro compeed. Frugando nella borsa alla disperata ricerca di un miracolo, mi trovo in mano la scatoletta verde. Atterrita dalla prospettiva di attraversare mezza Bologna con una calzatura sì e una no, mi dico: perchè no? Proviamo. E ho pregato il cerottino gommoso di tenersi saldo in quel punto, tra la parte superiore della ciabatta e il mio piede. E il compeed ha obbedito e ha fatto il suo sporco lavoro. Sulla distanza però, dobbiamo ancora migliorare qualcosa. A 50 metri da casa, l'infratido inizia pericolosamente a subire la forza di gravità, inizio a camminare a passetti piccoli come una geisha. A 30 metri da casa, il cerottino sembra allungarsi in una forma oblunga e collosa, inizio a zoppicare. A 20 metri da casa inizia il countdown. 19 metri, 18, 17, la gente inizia a voltarsi per strada per capire cosa mi sta succedendo, io ho gli occhi spaventati e fissi sul mio piede sinistro. 15, 14, 13... Penso all'esilarante situazione in cui mi trovo e sogghigno. 9, 8, 7, non mi trattengo più, per contenere le risate simulo una telefonata a cellulare spento. 3, 2, 1... a casa. Merito un togo (per le calorie consumate ad ingegnarmi) e un bicchiere di montepulciano con cui brindare al signor Compeed.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

hihihihi che ridere!!!
Eleggilo come tua prima divinità

Feba ha detto...

e come faccio? Già lo è! :P

Stefano Mainardi ha detto...

A me è successa una cosa del genere l'anno scorso, perchè io d'estate non riesco proprio ad indossare nient'altro che infradito, solamente che non ho avuto ne l'astuzia ne la fortuna di avere sottomano mezzi che mi avrebbero potuto "salvare".
Morale della favola, sono andato girando per quasi un km. fino ad arrivare alla macchina....scalzo :|

Anonimo ha detto...

certo che ce ne vuole di testa x un'invenzione del genere o_O

Samuele ha detto...

Le infradito sono scarpe orrende. Anzi, definirle scarpe è già eccessivo. Sono insopportabili.

Tutto questo non toglie che anche io sia un grandissimo fan dei compeed. Giocando a calcio più di una volta mi sono procurato problemi ai piedi e sempre grazie ai favolosi compeed mi sono salvato da atroci sofferenze...

:-)

Anonimo ha detto...

Ai passettini da geisha sono crollata, ho riso lo confesso. Devo comprare assolutamente questi cerotti salva guai

lei ha detto...

Dove lo trovo questo signor Compeed? Sento che prima o poi ne avrò bisogno.

Feba ha detto...

@stefano: senza compeed avrei fatto lo stesso... solo che bologna non mi dà esattamente la sicurezza della cittadina di mare...


@aenima: in caso di emergenza si possono trovare risorse impensate, giuro! ;)

@samuele: tralasciando la tua opinione personale sulle infradito (che non condivido), andando così a occhio potrei essermi imbattuta nei compeed per la prima volta nella stessa occasione ;)

@milla: sono indispensabili quanto il correttore dopo aver dormito mezz'ora in una notte. Garantito.

@lei: prossimamente, nelle migliori farmacie... :)