20 ottobre 2007

Educazione al gusto, il primo incontro




Ho cominciato ad appassionarmi ai vini qualche anno fa. Mi piace bere bene e soprattutto sapere cosa bevo, mi piace poter dire qualcosa di più di buono/cattivo, mi piace distinguere le sfumature e associare i gusti ai profumi. Ho deciso di continuare sulla strada dell'educazione al gusto con qualche appuntamento ad hoc lì dove la mia passione è cominciata, da Simone, al Rovescio, una piccola osteria in zona Pratello. E così giovedì sera ho partecipato ad una serata. La cosa funziona così: Simone vi prepara una cena favolosa e mentre aspettate vi ricorda quali sono i principali parametri da cui partire per valutare un vino (corpo, tannicità da buccia, acidità, tannicità da legno, persistenza), proseguendo poi con le differenze tra invecchiamento in botte grande e barrique e nozioni su come si equilibrano i sapori in un buon vino, oppure come si fa dei contrasti un punto di forza. Dopodichè vi fa mangiare e bere per ore.

Sentire parlare Simone è un incanto, alla terza parola capisci che la sua professione è quasi secondaria rispetto alla sua passione. Lasciando da parte per ora l'eccellente menù a base di pesce, i vini assaggiati e confrontati dovevano essere quattro (Muller Thurgau '06 Cavit, Albana '06 Uccellina, Gewuertztraminer '05 De Haut - tardiva, Pignoletto "Permartina" '05 Vallona - tardiva), ma quando si è parlato di corpo abbiamo confrontato il Muller Thurgau con un Pagadebit di uve di trebbiano e il passito greco Samos, verso la fine del pasto invece il Pignoletto è stato confrontato con una Malvasia. Sette vini sette, insomma, tutti assolutamente splendidi. Una cena a base di pesce (primo secondo e dolce) e ottimo vino, il tutto a 23 euro.

Altra nota: le serate si fanno raccogliendo adesioni e mettendo tutti i partecipanti in un unico tavolo. Stavolta eravamo 7 persone in tutto, il resto del piccolo locale quasi vuoto. Abbiamo avuto la fortuna di trovare persone di compagnia e ben disposte verso le chiacchiere, ovviamente più sciolte già al secondo bicchiere. Una ragazza che aveva fatto un corso all'AIS mi ha dato alcuni suggerimenti e mi ha detto che associare un gusto a un profumo non è impossibile, è solo questione di allenamento. Io sto mettendo in pratica.

Insomma, una serata davvero piacevole sotto tutti i punti di vista. Il mio palato e il mio portafoglio ringraziano.

Per i sospettosi: questo post non è stato fatto su commissione e Simone non sa nemmeno che ho un blog. Ma è stato lui con la sua passione a insegnarmi cosa vuol dire imparare a bere. E allora, se passate per Bologna (meglio durante la settimana), il Rovescio (via Pietralata 75/A) è una tappa obbligata. Ah, se ci venite fate un fischio, probabilmente io sarò da quelle parti.

6 commenti:

Massimo ha detto...

La prossima volta che raccogli adesioni potresti girare un mail da queste parti. ;)

Feba ha detto...

Massimo, non sono io a raccogliere adesioni, è il proprietario che organizza le serate. Questa serata la ripete questo lunedì, stesso menù e stessi vini. Però io vorrei organizzare una serata blogger in quel locale... Se riusciamo a convincere un po' di gente, diciamo per la seconda metà di gente durante la settimana...?

Massimo ha detto...

volentieri (la seconda metà di novembre, immagino).

Antonella Napolitano ha detto...

Il Rovescio è uno dei posti che più mi mancano di Bologna e Simone...ha del sovrannaturale!! :D
Quindi la prossima volta che vengo a Bologna...beh, ci siamo capite!! :)

p.s. Ma sta serata blogger non si riesce a fare in un weekend, magari? :)

Anonimo ha detto...

la barrique è male. :)
il vino buono è bene :)

ecco si una cosa in un weekend, potrei venire anche io. :)

Feba ha detto...

@svaroschi e @pm10, durante il weekend non si riesce a fare una cosa così, è un po' un casino, il locale è piccolo e non riusciremmo ad avere un certo trattamento... ciò non toglie che ci si possa trovare un weekend e andarci lo stesso :)