20 ottobre 2007

Tornare a casa



Lunedì sono tornata a casa. Ogni tanto mi serve per ricordarmi cosa mi manca. Sia chiaro, non rimpiango nulla della mia vita fino ad oggi. Amo la mia casina e i suoi due buffi abitanti. Mi emoziono ad ogni scorcio nuovo di Bologna che conosco.

Ma ogni tanto, a casa, bisogna tornarci. E' un po' tornare alle origini, in un luogo fuori dal tempo e dalle logiche della vita quotidiana.

Mi manca sorridere alle chiacchere delle nonne, che ti raccontano sempre del parrucchiere e del cane, mi manca l'odore di erba tagliata, mi manca il sole rosso che tramonta tra gli alberi, mi manca vedere cielo ovunque perchè intorno c'è solo pianura. Mi manca l'abbraccio di odori familiari e di una cameretta confusa che rimarrà sempre la mia cameretta, anche se non è quella dove mi arrampicavo con i piedi sulle pareti per non dormire il pomeriggio. Mi manca Pam che quando mi siedo in terra per rovistare nei cassetti mi scodinzola in faccia e mi lecca le orecchie, così, perche non le faccio le coccole. Mi manca il sole a picco che illumina il pino. Mi mancano gli arbusti rose che mi accompagnano all'ingresso. Mi mancano le camminate nel parco per vedere se è fiorito il melograno e se le giuggiole sono maturate. Mi manca anche il colore del mare, ma questa è un'altra vita.

2 commenti:

Antonella Napolitano ha detto...

Che bello quello che hai scritto, sai.

Anonimo ha detto...

Sono le 3 di notte, sveglia come un grillo, felice come una pasqua. Andrea dorme profondamente al mio fianco. Sono grata di sentire questo respiro. E' bello avere persone che ti vogliono bene e ti sostengono. E' ancora più bello scoprire che tutto questo non è dato per scontato. Domani mi alzerò e farò le stesse cose di tutti i giorni ma avranno un gusto diverso. Grazie, ti voglio bene.